Prima dell’entrata in vigore della fatturazione elettronica, era possibile emettere una note di credito senza troppe restrizioni. Era infatti possibile compilarla per esempio senza pensare troppo ai valori delle quantità e al segno dell’importo delle righe.
Era possibile emettere una nota di credito facilmente perché non era importante la quantità degli elementi di ogni riga del documento: era sufficiente che i totali iva e imponibile fossero congrui, in riferimento alla fattura di origine.
Con la fatturazione elettronica, entrano in gioco nuove restrizioni anche sulle righe, da tenere in mente mentre di compila la nota di credito elettronica.
Vediamo quali sono le restrizioni riguardo ai campi da valorizzare in una nota di credito elettronica affinché la validazione del file XML generato dia esito positivo.
Restrizione sulla quantità: è obbligatorio che la quantità sia un valore numerico decimale positivo, con massimo 5 decimali. La quantità deve fare riferimento a quella della fattura elettronica originaria, e deve essere una parte o tutta rispetto al totale della quantità dello stesso elemento, indicata in fattura.
Restrizione sull’importo: è consigliato, ma non obbligatorio, che l’importo della riga al netto di sconti sia un importo negativo. Questo perché la normativa consente di emettere note di credito elettroniche con importo positivo, e la decisione viene lasciata al soggetto fiscale. Noi consigliamo di emettere note di credito elettroniche con importo negativo, al fine di rendere più chiara l’iva dovuta e soprattutto rendere più chiaro che il fatturato deve essere ridotto dell’importo dell’importo della nota di credito. Infatti per definizione, una nota di credito è il contrario di una fattura.
Se hai domande sulla nota di credito di credito elettronica, scrivi un commento con la tua domanda e saremo felici di rispondervi.
Lo staff ImpresaCloud.
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